Parla Fabrizio Barca del Dipartimento per lo sviluppo 


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Parla Fabrizio Barca del Dipartimento per lo sviluppo



"Al Sud, il clima è cambiato. In arrivo le multinazionali"

Roma — "C'è chi pensa ancora che gli investimenti al Sud si misurino contando le strisce bianche che vengono dipinte sull'asfalto. Noi ci siamo sforzati di cambiare metodi e mentalità e di far diventare protagoniste della programmazione le Regioni". Chi parla è Fabrizio Barca, capo del Dipartimento per lo Sviluppo del ministero del Tesoro a cui è stato affidato il rilancio della programmazione e il coordinamento dei fondi strutturali Ue 2000—2006.

In cosa consistono i nuovi metodi?

"Mettiamo che in una località ci sia un sito archeologico e che intorno esistano attività artigianali regolari e sommerse, un alto tasso di criminalità e un sistema alberghiero deficitario. Ebbene, ci dobbiamo innanzitutto dare un obiettivo. Incrementare l'afflusso di turisti e alzare la loro spesa pro capite? Allora occorrerà una progettazione integrata che valorizzi il sito ma che preveda interventi vari, sugli alberghi, di realizzazione di software da vendere ai turisti e magari di servizi reali al "sommerso" perché emerga e produca souvenir".

Cosa avete fatto nei tre mesi dopo le "Cento idee" lanciate a Catania?

"Le amministrazioni centrali hanno dato vita a 17 gruppi di lavoro, ognuno su un obiettivo generale come la rete di trasporti, l'acqua, eccetera. Ciascun gruppo stenderà entro il 15 marzo un rapporto sugli obiettivi da raggiungere nel proprio campo per imprimere una poderosa accelerazione allo sviluppo del Sud. Non si tratterà di elenchi di cose da fare ma di grandi scelte da sottoporre a valutazioni di fattibilità. Dal canto loro le Regioni hanno messo in piedi dei gruppi analoghi, per cui intrecceremo i risultati degli uni e degli altri e su quella base il Cipe deciderà la distribuzione delle risorse da portare al vaglio di Bruxelles".

Puntate molto sulle Regioni. Siete riusciti ad andare avanti nonostante ribaltoni è burocrazia?

"Si è rafforzata in questi mesi una rete di programmatori regionali, assessori e dirigenti degli uffici della programmazione. Alcuni vengono addirittura dalla vecchia Casmez, altri si sono fatti le ossa nelle precedenti tornate di selezione dei fondi Ue. E proprio loro saranno protagonisti alla riunione con il Fmi che si terrà a giorni e nella quale racconteranno cosa stanno facendo".

Ma non c'è il rischio di sovrapposizioni tra la sua struttura e Sviluppo Italia?

"Tutt'altro. Sviluppo Italia ha un compito decisivo: attrarre capitali. Il clima è cambiato, oltre là Nokia ci sono altre 3-4 multinazionali dell'informatica che stanno decidendo se installarsi nel Mezzogiorno. Dall'Olanda ci arrivano segnali incoraggianti. Ci vuole un soggetto che raccolga queste istanze e le porti a buon fine. Ma non solo. Con le risorse umane presenti nelle società che incorporerà, penso all'Ipi e alla Ig, Sviluppo Italia potrà svolgere sul territorio un ruolo di animazione delle iniziative dei patti terri­toriali. Di queste cose ho parlato a lungo con Patrizio Bianchi e ci siamo trovati d'accordo".

Dario Di Vico

Compiti

1. Leggete e riassumete per scritto l'articolo.

2. Rispondete alla domanda: È cambiato davvero il clima al Sud Italia?

Unità 5

Luigi Pirandello

PENSACI, GIACOMINO!

La scuola sta per finire. Al levarsi della tela, Cinquemani, vecchio bidello, passeggia per il corridoio, col berretto gallonato e uno scialle grigio peloso sulle spalle. Ogni tanto si ferma, alza le mani coi mezzi guanti di lana e le scuote in aria, come per dire: «Dio che baccano!» Difatti, attraverso l'uscio del Gabinetto di Storia Naturale si sente un grande schiamazzo di alunni. All'improvviso si spalanca l'uscio a destra e il Direttore Diana irrompe sulle furie, gridando:

Direttore Ah, lo farò finire io questo scandalo!

(Corre ad aprire l'uscio dirimpetto e subito ogni rumore cessa.)

Direttore (gridando dalla soglia). Professor Toti, le par questo il modo di tenere la disciplina?

(Poi, fingendo di rivolgersi a un alunno e quindi a un altro):

Che fa lei vicino alla finestra? — E lei, costà fuori del banco? — Dico a voi! Dico a voi! — Via tutt'e due! Raccogliete i vostri libri, e via! — Professor Toti, prenda i nomi di codesti due alunni!

(I due alunni, rossi, mortificati, coi libri sotto il braccio, ven­gono fuori dall'uscio.)

V’insegnerò io a stare in classe! Intanto, esclusi per tre giorni! E ne avvertirò a casa i vostri genitori! Via!

(I due alunni, col mento sul petto, se ne vanno per il corridoio,svoltando a destra.)

Professore, la prego, venga fuori un momento! —Come? Che cos'è?

(Con uno scatto di meraviglia e d'ira insieme):

Uh! Lo tenga, lo tenga, perdio! Se lo fa scappare dalla finestra?

(Voltandosi verso il bidello):

Cinquemani, correte alla palestra ginnastica: è scappato un alunno!

(Cinquemani, via.)

Toti (venendo fuori dal Gabinetto. È un vecchietto di settant'-anni, che si regge a stento sulle gambe. Porta ai piedi un paio di scarpe di panno; in capo una papalina di velluto nero, e rigirata attorno al collo una lunga sciarpa verde che gli pende coi pèneri davanti e dietro). Posso assicurarla, signor direttore, che quel giovane non era della classe.

Direttore E chi era allora? Come si trovava alla sua lezione? (Dalla soglia, agli alunni che tornano a schiamazzare):

Silenzio! Nessuno s'attenti a fiatare!

(Fremendo, al professor Toti):

Si spieghi! Risponda!

Toti (placido e sorridente). E che vuole che le risponda, signor Direttore? Non saprei. Con la faccia al muro — cioè, alla lavagna, propriaménte — ecco, lei può vederlo di qua: scrivevo famiglie, specie e sottospecie di scimmie. (Gli alunni, dall'interno, scoppiano a ridere; e allora lui, in un comico scatto di furore, dalla soglia):

E fate silenzio, maleducati, alméno mentre parlo col signor Direttore!

Direttore (con un gesto di disperazione). Ma mi faccia il piacere! (Poi con altro tono.) Mi dica come, donde era entrato nella sua classe quel giovine?

Toti Ma forse dalla finestra, signor Direttore. Entrato e uscito.

Direttore (a un nuovo scoppio di risa degli alunni). Silenzio, o vi caccio via tutti quanti per quindici giorni!

(Al professor Toti):

Ah, lei, dunque, lascia entrare chi vuole dalla finestra, mentre fa lezione?

Toti No, ecco: mettiamo le cose a posto, signor Direttore: è anche colpa del portinaio che dorme davanti al portone della scuola, senza badare achi s'introduce nella palestra ginnastica. C'è — lei la vede — (indica nell'interno della classe) quella finestra lì: si scala con nulla: basta alzare un piede e si è in classe.

Direttore E lei? Che ci sta a far lei sulla cattedra?

Toti Santa pazienza! Con la faccia al muro... cioè, alla lavagna... Non badi, signor Direttore: quel giovinetto, forse perché amante degli animali (e aggiunge piano, con bonomia e quasi tra parentesi, come per far vedere che una tale sciocchezza sa dirla anche in greco):

— zoofilo, zoofilo — stava attentissimo. Tanto che neppure ne m'ero accorto.

Direttore Ho capito, ho capito. E ne riparleremo più tardi, professore. Intanto...

Cinquemani (soprawendo, sbuffante). Niente! Come il vento! Non s'è visto di dove è partito!

Direttore Sonate, sonate la campana, Cinquemani!

Toti Parola d'onore, signor Direttore...

Direttore Le dico che adesso ne riparleremo, professore. Lasci prima andar via gli alunni.

(Cinquemani s'appende alla campana della scuola e la suona a lungo, come solito ogni giorno. S'aprono gli usci delle classi e ne escono rumorosamente gli scolari. Alcuni, vedendo il Direttore, subito fan silenzio e si levano il cappello. Anche dal Gabinetto di Storia Naturale escono gli alunni, ma zitti e composti. Il professor Toti non può tenersi di salutarne qualcuno con la mano o di fare un cenno a qualche altro, subito represso da uno sguardo severo del Direttore. In breve il corridoio è sgombro. Cinquemani, durante la scena seguente, si leverà il berretto e si legherà attorno alla fronte un, gran fazzoletto rosso, di cotone, a fiorami: si leverà i mezzi guanti e lo scialle e indosserà un lungo camice turchino tratto dal cassetto del tavolino. Intanto sopravverranno la moglie Marianna e la figlia Liliana con le scope e altri attrezzi per far la pulizia delle classi):

Direttore Oh, dunque. Le pare, professore, che si possa seguitare così? Che io debba sacrificarmi, con tutto il da fare che ho, ad assistere ogni volta alle sue lezioni?

Toti Veramente, ecco.

Direttore Mi lasci dire. Per una volta che non posso, ecco che lei per poco non mi butta all' aria il ginnasio col baccano della sua classe.

Toti Ma sarà forse per la vivacità, che vuole che le dica, con cui faccio lezione. Parlando delle scimmie...

Cinquemani (sfilandosi i mezzi guanti e tentennando il capo,sospira lamentoso). Che scimmie e scimmie!

Toti Voi, caro Cinquemani, silenzio, prego! Do spiegazioni al Direttore in questo momento. I fanciulli, signor Direttore, sentono parlare della coda prensile; sentono dire che hanno quattro mani; pensano che giusto abbiamo qua un bidello che ne ha cinque e i fanciulli si mettono a ridere. Direttore Ma non dica così, professore! Lei indispone!

Cinquemani Ecco! Benissimo! In-dis-pone!

Direttore Non v'immischiate voi, Cinquemani!

Cinquemani Mi scusi, signor Direttore; ma creda che tutto questo baccano fa il capo anche a me come un cestone; e poi...

Direttore Basta, v'ho detto! State al vostro posto!

Toti Ma sì, ma basta, che diavolo! Per due ragazzi! Non mette proprio conto...

Direttore Ah questo no! Come non mette conto? La disciplina! La dignità della scuola!

Toti (con risoluzione). Signor Direttore, vogliamo parlare sul serio?

Direttore Come, sul serio? Ah, le pare ch'io le stia parlando per scherzo?

Toti No, dico, sul serio, se vogliamo venire al vero punto della questione, ecco. L'orario, signor Direttore! Mi arrivano stanchi, questi ragazzi all'ultima ora. Dalle otto e mezzo seduti —

braccia conserte—all'ultima ora, posso pretendere che stiano fermi placidi là, come vuoi lei?

(Di scatto.)

Ha un temperino, scusi?

Direttore (stordito). Che cosa le salta di venirmi a domandare un temperino, adesso?

Toti Se vuoi farsi un taglietto a un dito, piccolo piccolo; o lo vuoi fare a me? Per farle vedere che alla nostra età, cavaliere, il sangue è acqua; acqua di malva. Consideriamo, santo Dio, questi ragazzini che hanno fuoco invece nelle vene, e friggono! Io li guardo serio, non creda:

(con atteggiamento napoleonico)

— così! — Ma le giuro che quando me li vedo davanti con certe faccenda santi anacoreti, mentre son sicuro che sotto sotto me ne stanno combinando qualcuna...

(Rìde).

Direttore Eh sfido, se lei ci sciala così!

Toti (subito). No no, li guardo serio!

(Rifa il gesto di prima.)

Direttore Io non so! Come se non mancassero di rispetto a lei!

Toti A me? No. Mancano di rispetto al professore!

Direttore (per troncare, severo). Scusi, da quanti anni insegna lei?

Toti Perché?

Direttore Mi risponda, la prego.

Toti Da trentaquattro.

Direttore E non ha famiglia, è vero?

Totì Solo. Che famiglia! Io e mia moglie, quando c'è il sole.

Direttore Sua moglie? Come sarebbe?

Toti La mia ombra, signor Direttore; a spasso, per via. A casa, il sole non c'è, e non ho più con me neanche la mia ombra.

Direttore E quanti anni, scusi?

Toti Trentaquattro.

Direttore No, dico d'età; sessantacinque, sessantasette?

Toti Faccia lei.

Direttore Facciamo settanta? Bene. Senza famiglia. Trenta­quattro d'insegnamento. Non credo che possa provar gusto a insegnare ancora?

Toti Gusto? Me li sento pesare sul petto come trentaquattro montagne!

Direttore E allora perché non si ritira? Ha quasi il massimo della pensione.

Toti Ritirarmi? Lei scherza! Ah, dopo più d'un terzo di secolo che porto la croce; il Governo mi paga per altri cinque o sei anni — e voglio mettere sette, e voglio mettere otto — quattro soldi di pensione e poi basta?

Direttore O che vorrebbe di più? Ritirato, a riposo...

Toti Già! A sbattermi la testa al muro; vecchio e solo.

Direttore E che colpa ha il Governo, se lei non pensata metter famiglia a tempo?

Toti Ah, dovevo metter famiglia a tempo, con lo stipendio che m'ha dato, per morire di fame io, mia moglie e cinque, sei, otto, dieci figliuoli — (eh, capirà, quando uno ci si mette!) — Pazzie, cavaliere mio! E ringrazio Dio che volle guardarmi sempre dal farlo. — Ma ora, sa? ora la piglio.

Direttore Che? Ora? Prende moglie?

Toti Sissignore. Ora sì. Il Governo con me non se la passa liscia! Calcolo quando pare a me che mi debbano restare altri cinque o sei anni di vita, e prendo moglie, sissignore! per obbligarlo a pagar la pensione, non a me soltanto, ma anche a lei dopo la mia morte.

Direttore Oh quest'è bella! E vuoi prender moglie per ciò, alla sua età?

Toti L'età... Che c'entra l'età! Mi accorgo che lei è come tutti gli altri, allora; vede la professione e non vede l' uomo; sente dire che voglio prender moglie — s'immagina una moglie — e me marito — e si mette a ridere; o s'inqueta come poco fa, credendo che i ragazzi diano la baia a me mentre la danno al professore. Altro è la professione, altro è l'uomo. Fuori, i ragazzi mi rispettano, mi baciano la mano. Qua fanno anch'essi la professione loro, di scolari, e per forza debbono dar la baia a chi fa quella di maestro e la fa come me, da povero vecchio stanco e seccato.— Io mi prendo una giovine — povera, timorata, di buona famiglia — la quale, sì, dovrà pur figurare da moglie davanti allo stato civile, altrimenti il Governo non le pagherebbe la pensione. Ma che moglie poi! che marito! Roba da ridere all'età mia! Sono e resterò un povero vecchio che avrà ancora per cinque o sei anni il conforto d'un po' di gratitudine per un bene che avrò fatto alle spalle del Governo, e amen.

Direttore Ma sa che lei è un bel tomo, professore? Mi congratulo! Uomo di spirito!

Totì Già, perché lei adesso si sta figurando di vedermi... (Fa con le mani un gèsto ampio di corna sulla testa.)

Direttore No, che! Dio ine ne guardi!

Toti Sono nel conto, sa! Segnato al passivo in precedenza! Ma non per me: se n'andranno in testa alla mia professione di marito, che non mi riguarda se non per l'apparenza. Io anzi vedrò di far tanto che il marito — come marito — lo abbia.

Direttore Oh questa è più bella della prima!

Toti Eh sì! Altrimenti, povero vecchio, come potrei aver bene? Corna, a ogni modo, senza radici, se marito non sono, non voglio né posso essere. Pura e semplice opera di carità. E se poi tutti gli imbecilli del paese ne vorranno ridere, e ne ridano pure: non me n' Importerà proprio niente!

Direttore Giustissimo! Dato il principio... E li mangeremo presto codesti confetti?

Toti Non manca per me. Cerco. Appena trovo... Ma l'ho già sott'occhio.

Direttore Le faccio fin d'adesso le mie congratulazioni. Spero che m'inviterà alle nozze?

Toti Come no? Il primo, si figuri!

1 Mangiare i confetti — alle nozze i giovani sposi offrono i confetti nuziali agli invitati.

Direttore Grazie, e si stia bene, professore.

(Rivolgendosi a Cinquemani):

Cinquemani, il cappello e il bastone. (Cinquemani entra nella Direzione e ritorna poco dopo in iscena col cappello e il bastone del Direttore in una mano e nell'altra una spazzola).

Toti Non è più in collera con me, signor Direttore?

Direttore Eh, guardi: come uomo, no; ma se devo fare, come lei dice, la professione del Direttore...

Toti Ah, è giusto, mi rimproveri come Direttore! Purché poi, come uomo, mi stringa la mano!

Direttore Eccola qua!

Toti Dato il principio...

(S'avvia per rientrare nel Gabinetto di Storia Naturale; ma

scorge presso l'uscio Liliana e ritorna pian piano verso il

Direttore):

E sa? Ragazzina la piglio — di sedici anni — per obbligare il Governo a pagarle la pensione per almeno altri cinquant'anni dopo la mia morte. Non se la passa liscia con me, il Governo, glielo giuro!

(Rientra nel Gabinetto di Storia Naturale.)

Adattato da L. Pirandello

ESERCIZI DI VOCABOLARIO

1. Imparate le parole e i nessi di parole:

fare baccano шуметь

rumore шум

schiamazzo кудахтанье

prendere i nomi di qd записать фамилии кого-либо

uno scatto di meraviglia (di furore, d'ira) взрыв удивления (возму­щения, гнева)

il da fare дела

ho da fare я занят, у меня дела

buttare all'aria qc взорвать что-либо

fare il capo come un cestone cp. голова как котел

non metter conto не обращать внимания

non aver importanza не иметь значения

parlare sul serio (per scherzo) говорить серьезно (в шутку)

combinare qc наделать-, натво­рить что-либо

mancare di rispetto a qd не ува­жать кого-либо

quattro soldi di pensione грошо­вая пенсия

sbattersi la testa al muro биться головой об стенку

metter (metter su) famiglia со­здать семью

passarsela (passarla) liscia дешево отделаться

quest'è bella! вот это да!

dare la baia a qd насмехаться (издеваться) над кем-либо

roba da ridere прямо смех

fare qc alle spalle di qd делать что-либо за счет кого-либо

un uomo di spirito остроумный человек

un'opera di carità акт Милосердия

ritirare la mano отдернуть (убрать) руку

ritirare la promessa отказаться от собственного обещания (слова)

ritirare la candidatura снять кан­дидатуру

ritirare le truppe отвести войрка (вывести)

ritirarsi уединиться; отступить

2. a) Trovate nel testo i sinonimi della parola rumore.

b) Traducete in italiano:

1. Я услышал шум проходящей машины. 2. Дети страшно галдели; за шумом голосов ничего не было слышно. 3. «Пре­кратите шум», — сказал учитель школьникам.

3. a) Trovate i vari significati del verbo ritirare (ritirarsi).

b) Traducete in italiano, servendovi dei verbo ritirare (ritirarsi):

1. Утюг был горячий, и она отдернула руку. 2. Он взял обратно свое обещание. 3. Этот кандидат в депутаты италь­янского парламента решил снять свою кандидатуру. 4. Ми­нистерство иностранных дел решило отозвать посла и по­рвать дипломатические отношения с этой страной. 5. Агрес­сор должен отвести свои войска с захваченных территорий. 6. Старые деньги должны быть изъяты из обращения. 7. Ты должен получить это письмо на почте. 8. Пора уходить (ретироваться). 9. Мы решили отказаться от участия в конкурсе. 10, Он ушел на пенсию.

c) Fate cinque frasi col verbo ritirarsi nei suoi vari significati.

4. a) Fate vedere nelle vostre frasi l'uso dei sinonimi del verbo immischiarsi.

b) Traducete in italiano, cercando di usare i sinonimi del verbo immischiarsi:

вмешиваться в дела других государств, вмешаться в раз­говор, вмешиваться в чужие дела, лезть не в свое дело.

c) Da quali verbi derivano i nomi seguenti:

ingerenza, inframmettenza, intromissione, partecipazione (a un affare, a una faccenda).

5. a) Quali significati può avere la parola roba (fate degli esempi).

b) Traducete in italiano, adoperando la parola roba:

ценные вещи, шелковая материя, летняя одежда, старье, легкая пища, хорошо приготовленное блюдо, ценное иму­щество.

c) Fate delle frasi con le seguenti locuzioni:

roba da matti, roba da ridere, che roba!, roba da poco, bella roba!, dire roba da chiodi.

6. a) Come può essere tradotto in russo l'aggettivo lungo unito a un sostantivo. Fate degli esempi.

b) Traducete dall'italiano in russo:

1.Adoro il caffè espresso; non amo il caffè lungo. 2. A lungo andare tutto si chiarì. — 3. E di gran lunga più istruito di me. — 4. Quello lì la sa più lunga di tutti. — 5. Se si tira per le lunghe non riusciremo a far niente. — 6. Il bimbo cadde lungo e disteso. — 7. Non fare il passo più lungo della gamba.

c) Traducete in italiano, adoperando la parola lungo:

1. Долгими зимними вечерами мы собирались у камина и вели нескончаемые беседы. 2. Мы договорились встре­титься самое позднее в воскресенье. 3. Меня раздражали его длинные речи. 4. Она гораздо умнее своего брата. 5. Очень тебя прошу, не затягивай решения этого вопроса. 6. Я споткнулся и растянулся у самого порога. 7. По одежке протягивай ножки.

7. Accanto agli aggettivi mettete un nome adatto, fate entrare i nessi nelle vostre frasi:

umano, caritatevole, benevolo, compassionevole, clemente, misericordioso; severo, rigoroso, feroce, crudele;

celebre, famoso, popolare, illustre, glorioso, eminente, distinto, nobile, aristocratico, famigerato;

discreto, civile, corretto, affabile, familiare, indiscreto, grosso, duro, disonesto, brusco, brutale, selvatico, barbaro;

onesto, leale, bravo, intero, sincero, verace, vero; disonesto, traditore, vile, menzogniero, bugiardo, brutto; ingenuo, candido, semplice;

devoto, pio, credente, ateo, miscredente.

8. Traducete in russo, trovando un equivalente ai nomi propri diventati nomi comuni:

1. A quella ragazza così brava nessuno vuoi bene, è la cenerentola della casa.—2, Quel vecchio è l'azzeccagarbugli degli avvocati della città. — 3. Quel giovanotto tanto brutto si atteggia a dongiovanni. — 4, Credi di essere un Raffaello? — 5. Pareva così affezionato ai sudi amici, ma poi si era rivelato un Caino. — 6. Non mi ha lasciato entrare, quel cerbero di portinaio. — 7. Se vieni a Roma ti farò da cicerone. — 8. Tutti lo prendono in giro povero Pulcinella. — 9. Non m'importa se te l'abbia detto un caio o un tizio, il fatto sta che eri al corrente di questi avvenimenti.

9. a) Traducete in russo:

1. Quanto vale quest'anello? —2. Le tue parole valgono poco. — 3. Non vale la pena di vedere questa film. — 4. Tanto vale che tu venga a trovarlo. — 5. Questa regola vale solo qui. — 6. Per condurre una politica saggia occorre conoscere bene il rapporto di forze esistente nel paese. — 7. Occorre conoscere bene il rapporto tra i due problemi.

b) Traducete in italiano:

1. Ваш пропуск действителен до 1 августа. 2. Вот хороший фильм, его стоит посмотреть. 3. Он бросает слова на ветер. 4. Это имеет значение не только для вас. 5. Каково соотноше­ние сил в стране? 6. Что вы можете сказать по поводу нашего предложения? 7. В настоящее время между этими двумя странами существуют добрососедские отношения.

10.Traducete in italiano quanto segue:

внести скромный вклад, скромные требования, разре­шить проблему, поднять вопрос, насущная проблема, рассмотреть проблему, обсудить проблему, считать важной данную проблему, речь идет о важной проблеме, средняя школа, частная средняя школа, общеобразовательная школа, изменить программу, оценка знаний, переоценка знаний, недооценка важного вопроса.

11. Dai seguenti sostantivi formate degli aggettivi:

scuola, università, accademia, laurea, promozione, ginnasio, obbligo, formazione, maturità, liceo, educazione, istruzione, visione, vista.

12.Accanto ad ogni aggettivo mettete un sostantivo:

pubblico, privato, primitivo, superiore, inferiore, pro­fessionale, istruttivo, universitario, scolastico, obbligatorio, formativo, maturo, educativo, visivo, accademico, differenziato, civico, nodale, leonino.

13.Ricordate come si dice in italiano:

начальная школа средняя школа обязательное обучение школьные учебники табель с оценками оценка свидетельство об окончании средней школы аттестат зрелости диплом о высшем образовании вступительный экзамен провалить экзамен остаться на второй год переэкзаменовка среднее специальное учебное заведение педагогическое училище иметь доступ к высшему образованию поступить в университет неграмотность профессиональная школа штатный преподаватель преподаватель университета внештатный преподаватель временный преподаватель гимназия классический лицей технический лицей художественная школа, лицей гражданское воспитание (обществоведение) scuola elementare (primaria) scuola media inferiore, superiore (secon­daria); scuola media inferiore di 3 anni, scuola media superiore di 5 anni scuola d'obbligo libri scolastici pagella voto licenza media diploma di maturità laurea, diploma di laurea esame d'ingresso essere bocciato ripetere l'anno esame di riparazione scuola tecnica scuola del magistero avere l'accesso all'università iscriversi all'università analfabetismo scuola di avviamento professionale professore di ruolo docente universitario professore non di ruolo insegnante precario ginnasio liceo classico liceo scientifico liceo artistico educazione civica

ESERCIZI DI GRAMMATICA



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